Ha affrontato gli anni più bui della storia d'Italia, quelli del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale, ha superato le difficoltà dei campi di lavoro, ha viaggiato per molti anni per affari e finalmente, dopo una lunga vita, Severino Osvaldo Arzani è riuscito a coronare il suo più grande sogno: scrivere e pubblicare un libro, dal titolo "Un segreto da dimenticare". Edita per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile sia nel formato moderno del libro digitale che nella classica versione cartacea, l'opera si divide tra realtà e fantasia, con situazioni a metà tra cronaca e immaginazione.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in Italia. Ho vissuto, per lavoro in molti paesi dell’ Europa e per breve tempo anche in Algeria. Ho appreso il tedesco, il francese e l’inglese. Al mio rientro in Italia ho avuto qualche difficoltà con l'italiano scritto. La mia cultura italiana era rimasta al livello scolastico. Nei miei soggiorni ad Amburgo, Amsterdam, Zurigo e Vienna ho assorbito la cultura locale da autori come: Goethe, Schiller, Th. Mann, Theo Storm, Rilke e Hans Fallada, Duerrematt. Il mio lavoro era di traduttore/interprete tecnico scientifico. Non ho mai pensato di diventare scrittore.